Quello che mi nutre davvero nel lavoro oggi? La libertà e l’autenticità di poter essere me stessa. Anche se, diciamolo, non è che mi dia da mangiare sul serio: devo fare mille lavori diversi per campare. Però quella sensazione di vivere davvero ciò che faccio, senza compromessi, è il vero nutrimento per la mia anima.
Saper stare comodamente nell’incertezza, come se fosse la mia poltrona preferita. In un mondo dove tutti vogliono certezze, piani dettagliati e risultati a prova di bomba, io ho imparato che il vero valore sta nel saper improvvisare, adattarsi e sorridere quando il copione viene stravolto. Questa attitudine non è solo una skill: è il carburante che mi fa andare avanti. Mi nutre perché mi permette di trasformare i “no” in “perché no?”, di fare del caos creativo la mia zona di comfort e di restare sempre autentica, anche quando la società pretende altrimenti. Nel mio mestiere, dove tutto sembra dover essere perfetto e calibrato, il mio fuori menu è proprio questa libertà un po’ scomoda, ma potentissima, di scegliere ogni giorno di rischiare e reinventarmi.