Dietro a ogni creatura social c’è un creatore di contenuti. Una persona che, almeno in principio, ha deciso di intraprendere un percorso social che poi, magari, è diventato una carriera.
Ma qual è il rapporto tra queste 2 entità? Il creatore e la sua creatura sono ancora una cosa sola, come all’inizio, quando la pubblicazione era solo un gioco, o la creatura ha assunto un’identità tutta propria, finendo per distanziarsi dal suo creatore o, peggio ancora, a nutrirsi di esso?
Questo panel racconta le storie, le fragilità, le motivazioni e le contraddizioni che abitano chi oggi crea contenuti. Inviteremo tre creators, attivi in ambiti diversi, per indagare cosa c’è dietro il desiderio di essere visti, ascoltati, seguiti, e che cosa li spinge ad andare avanti.
Sono ancora mossi da una visione, da un’urgenza espressiva, da una missione? Che rapporto hanno con la loro immagine? Con il tempo? Con la verità? Cosa accade quando si spegne la fotocamera? Resta qualcosa, oppure il contenuto si dissolve nel feed come una story dopo 24 ore? E quando il loro lavoro è concluso, il contenuto è online, e magari non ha funzionato e non è diventato un trend, che cosa alimenta la voglia di riprovarci? Che cosa nutre ancora la passione?
Un’esplorazione a metà tra psicologia, sociologia e storytelling, con l’ambizione di capire se possiamo ancora nutrirci di autenticità. E se loro, i creators, riescono ancora a nutrirsi di ciò che fanno.





