L’altro che ti cambia la carriera

Claudia Elda Gurzì

Attrice-Presentatrice-Speaker radiofonica

Quello che mi nutre davvero nel lavoro oggi? La libertà e l’autenticità di poter essere me stessa. Anche se, diciamolo, non è che mi dia da mangiare sul serio: devo fare mille lavori diversi per campare. Però quella sensazione di vivere davvero ciò che faccio, senza compromessi, è il vero nutrimento per la mia anima.

Saper stare comodamente nell’incertezza, come se fosse la mia poltrona preferita. In un mondo dove tutti vogliono certezze, piani dettagliati e risultati a prova di bomba, io ho imparato che il vero valore sta nel saper improvvisare, adattarsi e sorridere quando il copione viene stravolto. Questa attitudine non è solo una skill: è il carburante che mi fa andare avanti. Mi nutre perché mi permette di trasformare i “no” in “perché no?”, di fare del caos creativo la mia zona di comfort e di restare sempre autentica, anche quando la società pretende altrimenti. Nel mio mestiere, dove tutto sembra dover essere perfetto e calibrato, il mio fuori menu è proprio questa libertà un po’ scomoda, ma potentissima, di scegliere ogni giorno di rischiare e reinventarmi.

Marta Pizzolante

Ricercatrice post-doc, Università Cattolica di Milano

Sono una ricercatrice nel campo delle arti digitali e delle pratiche immersive applicate al benessere psicologico. Il mio lavoro si muove tra arte contemporanea, neuroscienze e cultura tecnologica, con un’attenzione particolare a come l’esperienza estetica possa diventare uno spazio di trasformazione, cura e consapevolezza. Attualmente, dopo aver conseguito il dottorato, lavoro ad un progetto di ricerca finanziato che indaga il potenziale terapeutico dell’arte virtuale, combinando approcci interdisciplinari e coinvolgendo artisti, designer, terapeuti e utenti in esperienze immersive. Credo nella ricerca che si sporca le mani – quella che accade anche fuori dai laboratori e dai paper. Cosa mi nutre davvero nel lavoro, oggi? Vedere lo sguardo di qualcuno cambiare dentro un ambiente virtuale. Una volta, durante un test, una partecipante con un disturbo d’ansia mi ha detto: “È la prima volta che sento il mio corpo come un posto sicuro”. In quel momento ho capito che stavo lavorando non con la tecnologia, ma con la fiducia umana.

Il mio “fuori menu”? La capacità di ascoltare le emozioni altrui anche quando arrivano camuffate da dati, dispositivi o silenzi. Non è una soft skill, è quasi un radar: ho imparato a cogliere cosa si muove sotto la superficie dei discorsi – nei partecipanti di una VR experience, in una stretta di spalle, in una pausa di troppo durante un’intervista.

Marilisa Bombonato

Experience Designer & Founder Aziona

Sono un’imprenditrice, una progettista e in generale un’entusiasta. Sono designer di formazione e studentessa per sempre quando si parla di User Experience. Dentro ho un’anima da metalmeccanica che vuole far funzionare le cose. Mi piace l’idea che anche se progetto tecnologia, alla fine parlo tutto il giorno di persone: di come si sentono, di quello che vogliono ottenere, di cosa desiderano e di cosa hanno paura. Mi piace pensare che queste persone -con quello che faccio- le spingo un po’ verso l’alto, verso un lavoro più leggero, un’interazione più divertente, più rassicurante. Verso una vita un po’ più semplice.

Fuori menù: Saper “annusare” le persone. Capire anche in una videocall di pochi minuti, che tipo sono. Uso questo intuito anche nel mio lavoro, soprattutto quando mi occupo di UX research.

Elisa Maffei

SEM Specialist

Lieto di conoscerti, sono Elisa. Ci sono molte cose che potrei dire su di me (visto che tendo ad essere prolissa). Mi piace imparare. Sono un team player e mi piace sfidarmi. Il Sushi è una delle mie cose preferite al mondo. Ho un gatto di nome Oscar (in onore di Oscar Wilde).Mi occupo di Digital Marketing professionalmente dal 2011, ma posso dire che la mia carriera è iniziata nel 1999, quando mi sono connessa ad internet per la prima volta. Voglio lavorare per rendere il web un mondo migliore, facendo il mio lavoro nel modo più opportuno ed etico possibile.

Fuori menù:  Sono una grande fan della serendipità. La cerco spesso. E altrettanto spesso la trovo