“It’s okay not to be okay, creativity”. Il burnout nell’industria creativa.

In Italia due lavoratori ogni tre soffrono di burnout, una sindrome riconosciuta pochi anni fa che consiste in uno stato di esaurimento emotivo, fisico e mentale legato allo stress cronico da lavoro. Dal 2020 ad oggi, per via della pandemia e delle conseguenze dello smartworking, questo numero è cresciuto del 20%. Abbiamo pensato che il primo passo verso il cambiamento fosse l’informazione ed è così che nasce il progetto “It’s okay not to be okay, creativity!”. Parliamo di un questionario rivolto ai lavoratori del mondo della comunicazione che cerca risposte alle loro domande su RAL, orari di lavoro, straordinari, salute mentale, work-life balance; è così ovunque? Il progetto è stato sviluppato nel corso del 2021/22 dalla nostra realtà, Odd Socks Studio, e ha affrontato difficoltà, limiti e fallimenti di cui vorremmo discutere insieme.

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Odd Socks Studio

Content studio di freelancer

Erica Mattaliano

Nata con World Wide Web nel 1991, sono sempre stata appassionata di produzione di eventi, comunicazione e marketing. Lavoro con Me Next, agenzia di management di artisti musicali e gaming e con Effetto ADV e Odd Socks Studio, di cui sono founder.

Claudia Pace

Dopo due anni in Spagna e un periodo oltreoceano dedicato alla produzione indipendente di un libro di ricerca fotografica, torno in Italia nel 2016 per specializzarmi in digital art direction, illustrazione e fotografia lavorando dapprima in We Are Social e successivamente in Publicis Sapient. Nel 2018 avvio la mia carriera da freelance collaborando con grandi aziende ed agenzie. Attualmente lavoro come Brand Manager per il gruppo Synergo, come Senior Content & Social Specialist Consultant per Assist Digital in Vodafone Italia e come Art Director per Odd Socks Studio, di cui sono founder.

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